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Nuova iniziativa per arginare il fenomeno della proliferazione incontrollata dei cosiddetti “Compro Oro”.

 

Stavolta, a muoversi è il Presidente del Consiglio regionale pugliese, che ha avviato un confronto con il Presidente nazionale di Federpreziosi e Confcommercio. Primo obiettivo è la definizione di proposte e di azioni volte alla tutela della cittadinanza, per evitare che dietro l’attività di alcuni Compro oro possa celarsi la ricettazione di gioielli rubati e il riciclaggio di denaro sporco, per individuare norme atte a impedire truffe ai danni dei venditori privati di gioielli di famiglia. A questo riguardo, un parlamentare pugliese, ha presentato un disegno di legge sul tema, “Disciplina dell’attività di compravendita di oggetti usati in oro, pietre o metalli preziosi, nonché disposizioni concernenti la tracciabilità. Tra le innovazioni previste dal disegno di legge, c’è l’istituzione di un registro degli operatori dell’attività di compravendita di oggetti usati in oro, pietre o metalli preziosi e l’applicazione degli indicatori previsti dalla vigente normativa antiriciclaggio.

 

 

INFORMAZIONI SU MONDO ORAFO

SITUAZIONE E TENDENZE A livello mondiale, per le grandi marche (consumer brands), si nota uno spostamento deciso di volumi dai mercati “maturi” (Europa e Stati Uniti) verso i mercati “in crescita” (per esempio India, Korea e Cina). La gioielleria (trade brands), che tuttora utilizza materiali preziosi, dal punto di vista del prodotto si sta concentrando su innovazione, design e qualità, mentre per il marketing punta soprattutto sulle nicchie di mercato. La gioielleria in argento e in metalli e materiali non preziosi, sta crescendo sia in comunicazione (e quindi vendite) sia in creatività. In questo campo il design nasce per lo più nei paesi europei, anche se la produzione si è ormai spostata sui mercati con bassi costi di fabbricazione. Interessante è un ritorno e crescita delle perle, in particolare quelle australiane dei Mari del Sud e quelle di acqua dolce cinesi (dove finalmente la qualità sta sostituendo la quantità). In Italia, l’alto costo delle materie prime (in particolare dell’ oro) ha fatto sviluppare da un lato  nuove leghe di metalli con una quantità minima di oro (tipo bronzo dorato e oro molecolare), dall’altro l’utilizzo di oro 9 carati al posto del canonico 18 carati. Il mercato cinese e quello americano registrano una crescita nella fabbricazione di gioielli in palladio, come alternativa all’oro bianco (attualmente il prezzo del palladio è la metà di quello dell’oro). Le ultime tendenze nel jewellery market confermano che la domanda per la gioielleria con diamanti su oro bianco, grandemente influenzata da massicce campagne di comunicazione, continua a crescere, ma non solo: ai micro-pavè in disegni complessi e traforati fanno da contrappunto i gioielli macro dalle linee geometriche, molto grafiche, che incastonano pietre dure, da indossare come un segno distintivo. Catalizzano l’attenzione anche i personalizzabili, gioielli informali e mutevoli da comporre e scomporre tramite una serie pressoché infinita di elementi, i charms, muniti di moschettone.
 









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